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Siamo nati
per correre
Fino a
qualche anno fa chi correva nei prati o per le strade veniva guardato con
curiosità dalle persone “normali”, quelle cioè che non correvano. Oggi la
situazione si è ribaltata completamente e correre per tenersi in forma è
diventata una pratica del tutto usuale, anche quando è svolta da chi ha
problemi fisici o è in età avanzata.
La
struttura fisica dell’uomo è concepita per il movimento, tant’è vero che il
suo apparato locomotore, cioè l’insieme dei muscoli, dei tendini, delle ossa e
della articolazioni costituisce circa il 70% dell’intera massa corporea.
La vita
sedentaria fa molto male, con il tempo provoca dei mutamenti su tutto
l’organismo: i muscoli perdono tono e dimensione, le articolazioni riducono la
loro mobilità, le cartilagini si assottigliano, le arterie perdono elasticità,
si ispessiscono e si induriscono,l’uomo sedentario è soggetto a più malattie
metaboliche, l’obesità, il diabete e l’ iperuricemia.
A
contrario, l’allenamento fisico fa molto bene, la corsa in particolare, riduce
la frequenza cardiaca a riposo, aumenta la capacità vitale dei polmoni e il
massimo volume respiratorio migliorando anche l’ossigenazione dei tessuti, si
regolarizzano le funzioni dell’apparato digerente, ci si ammala molto meno, le
vene e le arterie, per far fronte all’aumento del fabbisogno di ossigeno
richiesto dai muscoli durante l’allenamento, si allargano e si sviluppano,
migliorando così l’irrorazione sanguigna in tutte le parti del corpo.
È possibile
correre anche se si è in chiare condizioni di soprappeso a patto che prima
della corsa vera e propria si effettui una serie di lunghe passeggiate.
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